“Gnōthi sautón”

Socrate

Chi sono

Chi sono… Sembrerebbe facile come domanda… almeno chi siamo dovremmo saperlo… e invece è una domanda complessa, anzi la definirei La Domanda.

Ma c’è davvero una risposta? Possiamo veramente far capire ad un’altra persona chi siamo? E noi lo sappiamo chi siamo?

D’altronde è la domanda che ogni grande pensatore nella storia dell’umanità si è posto almeno una volta nella sua vita: ma io… chi sono?

Mi chiamo Massimiliano Marchi, classe ‘87, cittadino italiano di Lucca, di professione riabilitatore psichiatrico e mentore, convivo con il mio Amore, non ho figli né animali domestici, mi piacciono il cinema e il cibo.

Banale.

Eppure questa rappresenta una classica descrizione di un individuo che possiamo trovare ovunque online, da Linkedin a Facebook, passando per Meetic.

Sterile, spoglio, deludente.

Noi siamo molto più di tre righe di presentazione dove enunciamo ciò che possediamo e ciò che ci piace come se rappresentassero ciò che siamo.

Descriverci non è possibile, dobbiamo raccontarci.

Sono sempre stato curioso.

Mi appartengono entrambi i significati del termine.

Sono curioso sia nel senso che mi chiedo continuamente i perchè e i per come delle cose, sia nel senso che mi affascinano ed interessano attività ed argomenti che non tangono la stragrande maggioranza delle persone.

Sono italiano ma non bevo caffè, non seguo il calcio e non sono appassionato di motori.

A volte mi chiedo se sono italiano.

Mai fatto uso di sostanze, ad esclusione di alcol e cioccolata, con loro ho un rapporto di sana considerazione reciproca.

Le persone usano le sostanze per uscire dalla realtà perchè è pesante o triste o spaventosa… Uscire dalla realtà per me è pesante, triste e spaventoso… vista così, la realtà è la mia sostanza d’abuso.

Ho sempre amato lo sport… e devo dire che anche lui ha sempre amato me.

Qualsiasi sport provassi ero portato, uno di quelli “bravi in tutto”, che ti fanno incazzare ma che vuoi in squadra.

Lo sport è la vita per finta, la vita a tempo.

Vi puoi ritrovare valori fondamentali per un essere umano quali motivazione, costanza, disciplina, comunicazione.

 

Lo adoravo, in ogni sua forma

L’ho adorato fino a che il mio ginocchio destro mi ha detto “Massi, io mi fermo qui …”

Lo avevo forzato così tanto che non potevo non dargli il meritato riposo.

Mi hanno sempre

affascinato i misteri.

La religione è stato il primo, prima ancora della sessualità o di cosa farò da grande.

Sono affamato di conoscenza. Affamato non rende bene l’idea… sono famelico di conoscenza! Ecco ora suona più vorace.

Va da sé che uno dei più grandi misteri dell’umanità ovvero “esiste davvero un dio?” mi ha rapito fin da bambino.

Ho compreso l’inganno della religione a 12 anni. Quello della politica a 19.

Quello della sessualità a 22, in concomitanza con quello dell’istruzione.

Ogni comprensione è stata dolorosa, molto.

Sì, detta così non ha molto senso visto che sto scrivendo questa presentazione ma è la verità.

In seguito ad un’operazione di routine (tonsillectomia) ho avuto un’emorragia… i medici hanno stimato che io abbia perso circa 3 litri di sangue in meno di un’ora.

Mi ricordo tutto, fino a che non sono collassato.

Mi hanno riportato in vita l’Amore della mia Famiglia ed un Medico con le Palle.

Ma prima che mi facessero fare ritorno, ho potuto dare una sbirciatina all’aldilà: nessuna fiamma, nessun gelo, nessun dio… ci tornerò, ci tornerò sereno.

La mia famiglia è importante.

Ogni famiglia dovrebbe esserlo.

Anzi augurerei a tutti di avere una famiglia come ho io.

Essa ha avuto un peso specifico notevolissimo sulla mia formazione.

Non potrei essere chi sono se non avessi avuto la mia famiglia accanto, sempre.

Adoro le persone.

Da bambino mi incuriosivano tantissimo ma ci ho messo un po’ per capire come interagirci per bene, perchè inizialmente mi spaventavano non sapendo cosa aspettarmi da loro. Quindi i primi anni li ho passati più alla conoscenza di me che degli altri, epoca che ringrazio tuttora.

Poi ho compreso cosa rappresentassero davvero gli altri: cioè dai… degli altri me ma diversi da me, costituiti coi miei stessi componenti ma che pensano, provano, parlano, mangiano e vivono diversamente da me?!? Figata!

Tramite le persone, il loro studio, la loro osservazione, scambiandomi con loro, era come se avessi la possibilità di essere tutto ciò che in una sola vita, in un solo corpo, non avrei mai potuto sperimentare, più per motivi di tempo a disposizione che per altro.

La mente. La mente delle persone era il mistero ultimate.

Cosa pensano? Perchè lo pensano? Padroneggiano i loro pensieri? Come si forma un pensiero?

Quando ero piccolo le risposte cosiccome i risultati erano l’unica cosa che contavano, crescendo poi ho compreso anche quell’inganno e così ad oggi e già da un po’ non ho più bisogno delle risposte perchè trovo la più intima delle soddisfazioni nel restare connesso a me stesso nella prestazione della ricerca.

Non mi interessa l’arrivo, il mio è un viaggio infinito di infinite domande, di stimolazione incessante di pensiero, ragionamento, dubbio, ipotesi, prova e riprova… è la mia natura. Io penso. Sempre. E la cosa incredibile è che non mi genera alcuna stanchezza o stress o debolezza.

Più penso più penserei…

non sento la fame, il sonno, il tempo… ed è pericoloso, credetemi! Perchè mangiare, dormire e vivere sono attività fondamentali ma in quella mia personalissima bolla dove la mia mente costruisce e demolisce in un flusso continuo di analisi ed apprendimento… IO SONO.