“Io non posso insegnare niente a nessuno,
io posso solo farli pensare.”
Socrate
Il Mentore
Non si può scegliere di essere un mentore, è una contraddizione in termini.
Mentore si viene identificati, si viene scelti.
Non ci si può proporre come tali, sono le altre persone che vedono in noi questo ruolo, che ci conferiscono questa responsabilità.
Mentore non è un titolo, non c’è la scuola per mentori o l’accademia del buon mentore, nessun corso universitario o tirocinio professionalizzante… niente di tutto ciò.
Mentore è un ruolo, un ruolo importante, un ruolo di enorme responsabilità.
Chiunque può essere un mentore per qualcun altro.
Chiunque può essere allievo di qualcun altro.
Si può essere mentore a 12 anni ed allievo a 90, l’età è un mero fatto anagrafico.
Certo, a 12 anni abbiamo sicuramente avuto meno possibilità di fare esperienze rispetto ad una persona adulta ma questo non significa non aver appreso e quindi non poter trasmettere quella conoscenza ad altri… a quell’età siamo limitati dal tempo trascorso e dalla variegatura infinita delle esperienze che ci mancano, ma proprio perchè abbiamo vissuto poco a livello di tempo questo significa che il nostro potenziale è immenso, sta a noi decidere di raggiungerlo, finanche superarlo… oppure rimanere sdraiati sul divano a fare binge-watching coi contenuti di Netflix.
Cosa fa un Mentore?
In primis vive.
Roba rara di questi tempi… per citare il modaiolo ma sempre attuale Oscar Wilde: “Vivere è un fatto raro. La gente perlopiù esiste.”
Verissimo.
Anzi, oserei dire che sempre più gente si limita ad esistere.
Sì perchè esistere è più semplice, meno faticoso, meno responsabilità, più comodità.
E così la gente si limita ad esistere, anzi brama di esistere, ringrazia che qualcuno conceda loro di esistere e di non dover vivere, la pesantezza della vita li terrorizza… e così esistono.
Il Mentore si ribella a questa concezione, con ogni fibra del suo essere.
Egli vive, prima di ogni altra cosa.
Perchè sa che solo vivendo si può raggiungere la consapevolezza.
Non vi è nessun presa di coscienza nell’esistere, anche un sasso esiste.
Il Mentore vive, questa è la prima regola.
Dopodichè quello che accade è il frutto del primo movens.
Un Mentore non cerca seguaci (altro falso mito).
Un Mentore si fa gli affari suoi, solamente non è disposto a sottomettersi a niente e a nessuno (il perchè lo abbiamo spiegato prima).
E qui accade la magia!
Gli altri intorno al Mentore, che semplicemente esistono, osservando i comportamenti del Mentore, seppur non comprendendoli, a volte addirittura additandoli come folli o anormali, non possono fare a meno di constatare che… funzionano!
E si accende in loro una minuscola fiammella, quella piccola scintilla che noi tutti abbiamo nel nostro profondo ma che i vari sistemi che incrociamo lungo la vita (famiglia, religione, società, politica, economia, …) si danno un gran da fare per tenere sedata, se non spenta del tutto… quella fiammella ha un nome: chi vive, la chiama Volontà.
Questo è il primo compito del Mentore:
vivendo accende la Volontà negli altri.
Questo è il primo step, necessario ma non sufficiente.
I successivi cambieranno completamente la mente della persona, facendole fare un evolutionary leap vero e proprio, passando da homo abiectus ad homo vivens.
Per diventare vivens bisogna contemplare una dimensione: il Tempo.
La gente è abituata a vivere nel passato e nel futuro, tendenzialmente facendosi male con entrambi.
Il passato è la capanna dei rimpianti e dei rimorsi, dei bei tempi andati.
Il futuro è lo shuttle delle possibilità che sfumeranno, della paura dell’ignoto, del che ne sarà di me.
Quanto tempo letteralmente sprecato, quante occasioni di elevarsi malamente gettate alle ortiche, penserebbe un Mentore.
Per egli infatti l’unico tempo che conta è il Presente.
Hic et Nunc, dicevano i latini: qui ed ora.
Questa è la seconda regola di un Mentore: vivere il presente, sempre!
Solo così il passato rappresenterà il focolare piacevole dei nostri ricordi e il tempo fondamentale in cui andare a ripescare, come in un archivio, quanto imparato da esso; ed il futuro diventa un qualcosa di cui non preoccuparsi affatto, al pari della morte.
Riguardo la morte, per citare uno dei miei Mentori, ricordo: “quanto è inutile accorarsi per ella, dato che quando v’è ella noi non vi siamo e quando noi vi siamo è ella che manca” (in mia licenza poetica ma il concetto è tutto di Epicuro).
Il futuro non preoccupa il Mentore perchè egli sa che vivendo appieno il presente sta già costruendo il suo futuro.
La trasformazione iniziale della persona è quasi completa, manca un ultimo fondamentale elemento per passare da homo vivens a homo conscius.
Comprendere di vivere è la base, volerlo intensamente più di qualsiasi altra cosa è lo step successivo, voler vivere nel qui ed ora, sempre e ad ogni costo, è la missione… ma chi ha un percorso con me sa benissimo che non è mai il cosa a fare la differenza, perchè l’unico fattore che conta è il Come.
Il Mentore è quella persona in grado di farti diventare la versione migliore di te.
Il te 2.0 … e poi 3.0, 5.4 e chi più ne ha più ne metta!
Perchè non c’è limite alla crescita personale, se non quello imposto dalla persona a se stessa!
Il Mentore è una persona umile, sì umile… perchè sa benissimo quanto è fastidioso, faticoso e doloroso il percorso verso la consapevolezza e non prova alcun piacere nel veder faticare altri ma sa che è il modo funzionale per raggiungere i traguardi dell’anima.
Il Mentore è la persona che affronta i problemi che può risolvere con la tecnica e quelli che non può risolvere con la logica.
Il Mentore è colui che ti capisce molto prima che tu apra bocca, che ti farà finire comunque il discorso pur sapendo le successive dieci domande che ti verranno in mente perchè sa benissimo che la consapevolezza è a livelli e saltarne uno significa crollare, equivale al fallimento e un Mentore non lavora per il fallimento.
Il Mentore non è mai indeciso, conosce l’importanza di essere cauti, sa come non lasciarsi padroneggiare dalle emozioni, ma le sente tutte, fortissime e le regola.
Il Mentore non ti dice cosa potresti fare, il Mentore ti mostra cosa devi fare e perchè.
Il Mentore ha sbagliato migliaia di volte ma da ognuna di esse ha imparato.
Il Mentore sei TE, quando prendi in mano la tua vita.